domenica 25 settembre 2011

Panico

Aiuto! Stamattina a messa ho incontrato una persona che ho usato come modello per un personaggio di Strada Nuova. E' un ritratto abbastanza dal vero... e non lusinghierissimo.
Chiacchierando è saltata fuori la faccenda del libro che sta per uscire.
- Che bello! Non vedo l'ora di leggerlo... -
Aiuto! E se si riconosce? E se si offende? Che cosa faccio se mi chiede conto della  faccenda? Avrei dovuto pensarci prima, vero?
E invece ogni tanto lo faccio, e dopo mi sento in colpa - o meglio, più che sentirmi in colpa ho il terrore di essere scoperta. Per dire, Lavinia è basata su una mia cugina, e non sono sicura che le farà piacere fino in fondo. Anche Gerardo è basato su mio cugino Fede - lui più o meno lo sa e poi è tipo da cogliere con piacere le somiglianze e le differenze.
Di altra gente non sono altrettanto sicura.
E siccome so che poi ci sto male (ci sono precedenti con un racconto, questa non è teoria, ma vita vera!) la domanda è: perché continuo a farlo?
Non uso molti ritratti dal vero, per lo più preferisco combinare le caratteristiche di persone diverse e creare i personaggi by mix 'n match. Ma ogni tanto c'è qualcuno di troppo perfetto per la parte, e allora il Demonietto dello Scrittore comincia a sussurrare dietro la mia spalla, a dirmi che la persona in questione non leggerà mai il mio romanzo, che se legge non si riconoscerà, che se si riconosce non si offenderà...
E io ci casco e lo faccio di nuovo.
E andava tutto bene finché i romanzi rimanevano nel cassetto, ma adesso che Strada Nuova va Là Fuori?
Come dicevasi più sopra: aiuto!

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